pare quale io rimangha
dere Ilquale chevoi anchora ingiustamente dipiacevole isde
gniosa siate tornata pero non mabandona Nepossono ne po
tranno lecose adverse ne ilvostro turbato aspetto spegniere nel
lanima quella fiama laquale mediante
vaccese | anzi essa piu fervente chemai chon isperanza verdissima
vinutricha Sono adunqƺ del numero desuoi suggetti chomio
solea | veroe chedove bene adventurato gia fui hora infilicis
simo miritruovo sichome voi volete di tanto solamente ap
paghato
chio nonvami posto chevoi ꝑvostro mi rifiutate ilmio amarvi
fore piu gravezza chepiacere riputiate Etanto manno oltraque
sto lecose traverse diconoscimento lasciato cheio sento cheꝑu
milta ben ʆvendo
Laqualchosa nonso se ad me saverra machome cheseghuir me
nedebba nedasse mivedra diviso umilta nefedel ʆvire stan
cho giamai Et accio chellopera sia verissimo testimonio al
leparole richordandomi chegia
visentii vagha dudire ⁊talvolta dileggere una ⁊altra sto
ria et maximamente lamorose sicchome quella chetutta ar
davate nolfocho nelquale io ardo ⁊questo forse faciavate a
ccio cheitediosi tenpi chonozio nonfosssen chagione dipensier
te ilchomandamento aspetta delsuo maggiore maquello oꝑā
do quelle chose checrede chepiacciano previene Trovata u
na antichissima storia ⁊alpiu dellegenti non manifesta
bella siꝑla materia
choloro dequali dice chenobili giovani furono edireal sanghue
discesi ilatino vulghare ⁊ prima acco chepiu dilettasse emas
simamente advoi cheggia chonsommo titolo exaltaste con
quella sollecitudine chechonceduta
disiderando dipiacervi oridotta | ⁊che ella dame ꝑvoi sia
chonpilata due chose fralaltre ilmanifestano Luna sia cheio
chesotto ilnome delluno dedue amanti edella giovane amata
sichonta essere istato richordandovi bene eio advoi
voi adme divoi senon mentiscie potreste chonosciere esʆe
stato detto effatto inparte quale dedue sisia non dischuoꝓo
chesso chevene avedrete Seforse alchuna cosa soꝑchie vifos
sero ilvolere benchoprire ciochenonne honesto manifestare