Et fello ad sé sanza indugio chiamare
pietosamente così ad parlare:
— O nobile singnor charo
mille volte morendo, meritare
l'onor del qual gia
noi, io mi veggho venire
al passo il qual nessuno huom può fuggire.
Et fello ad se sança ịndugio chiamare
⁊ comīcio cō lagrime ver lui
pietosamente cosi ad parlare
o nobile singnor charọ ⁊ ad chui
mille volte morendo meritare
lonor delqual giāmai dengno nō fui
Nō potre maị iọ miveggho
al passo ilqual nessunọ huom puo fuggire.
¶Efello ad se sanza indugio chiamare
echominco chon lagrime verlui
piatosamente chosi ad parlare
honobil signior charo ⁊ ad chui
mille volte morendo meritare
lonor delqual giamai degnio nonfui
Nonpotre mai io miveggio venire
alpassa ilqual nesuo uomo puo fuggire