Ma più no
per ch'io ti priegho per ultimo dono,
se lunghameIdio ti guardi Acthene,
che, poi del mondo dipartito sono
de' miseri che prieghan per perdono,
quel ch'io dirò tu facci sia fornito,
se tu da Marte sempre sii udito.
Ma piu nō posso ⁊ far lo mi cōvene
perchio tipriegho per ultimo dono
se lunghamēte
chepoi delmondo dipartito sono
⁊ saro gito ad riguardar lepene
demiseri cheprieghan per perdono
quel chio diro tu facci sia fornito
se tu damarte sempre sii udito
Mapiu nonposso efarlomichonviene
ꝑchio tipriegho ꝑutimo dono
selunghamente iddio tighuardi atthene
chepoi delmondo dipartito sono
et saro gito ad righuardar lepene
demisi cheprieghan ꝑ perdono
quelchio dicho tufacci sia fornito
setu· damarte senpre sy udito