— O charo iddio, di Proserpina figlio,
ad cui sta via l'anime portare
de' corpi,
che datte prendi le puoi allogare,
piacciati trarmi di questo periglio
soavemente, per le tue sante are
le quali ancora calde per me sono
che ad te in su quelle offersi electo dono.
OCharo iddiọ diproserpina figlio
ad cui sta via lanime portare
de corpi, ⁊quelle secōdol cōsiglio
chedatte prendi lepuoi allogare
piacciati trarmi diquesto periglio
soavemente per le tue santẹ are
Lequali ancora calde per me sono·
chẹ ad te ịn su quelle offersi electo dono·
OCharo iddio diprospina figlio
ad chui sta via lanime portare
dechorpi equelle sechondo ilchonsiglio
chedate prendi lepuoi aloghare
piaccati trarmi diquesto periglio
soavemente ꝑ letue sante are
Lequali anchora chalde ꝑ mesono
chatte insuquelle offersi eletto dono