et secho rise de' pianti dolenti
della turba lernea la vanitate
forte danna
li quai, da tenebrosa cechitate
mattamente obscurati nelle me
seguon del mondo la falsa biltate,
lasciando il cielo;
nel locho che Merchurio li sortio.
Et secho rise depianti dolenti
della turba lerneạ·, lavanitate
forte dannādo dellumane genti,
li quaị datenebrosa cechitate
mattamentẹ obscurati nellemēti
seguon delmondo la falsa biltate
Lasciando ilcielo, ⁊quindi sene gio·
nellocho chemerchurio lisortio·
Esecho rise depianti dolenti
dellaturba lernea lavanitate
forte dannando delle umane genti
liquai datenebrosa ciechitate
mattamente ho schurati nellementi
seghuon delmondo lafalsa biltate
Lasciando ilcielo e quindi senegio
nello cho chemerchurio lesortio