et te riporre in più lieto disio
che io no
istesti di dover divenir mio.
Dunque di te medesmo sie pietoso,
ch'io noo esserne crudele io;
ma poi che se' cavalier valoroso
sotto il giudicio di me incappato,
per me sarai in tal guisa dannato.
Et te riporre in piu lieto disio
cheiọ nō fui allor chanchor dubbioso
istesti didover divenir mio
dunque dite medesmo sie pietoso
chio nō intendọ esserne crudelẹ io
mapoi che se cavalier valoroso
Sotto ịlgiudicio dime incappato
perme saraị intal guisa dannato·
Etteriporre īpiu lieto disio
cheio nonfui allor chanchor dubioso
istesti di dover divenir mio
dunque dite medesimo sy piatoso
chio nō intendo dess crudelio
mapoi chesse chavalier valoroso
Sottolgiudicio dime inchappato
ꝑ me sarai ītalghuisa dannato