Lautore īquesta parte daquello che advenne prese cagio
ne alla sua fictione| cioe alla ꝯpositione facta tra marte
⁊venere dequali ciascuno volle servire colui ilquale pre
gato lavea· ꝑcio checome disopra silegge marte īforma di
theseo sollecito 5 arcita alla victoria ⁊spavento quegli dipa
lemone ꝑ laqual cosa arcita vinse· hora advolere mo
strare chevenere abbia oꝑato ad fare chepalemone aves
se emilia introduce lei ad essere cagione della morte del
victorioso arcita| accio chemorto lui emilia rimāga apa
lemone· ⁊ come neltesto silegge ilcavallo darcita adōbro
10 ⁊ersesi ⁊ricaddegli īsu ilpecto· certissima cosa e lebestie ad
ombrare ꝑ alcuna spavētevole cosa laquale loro pare ve
dere| maquello che egli siveggano overo vedere sicredo
no niuno ilsa· Finge adumque lautore essere stata erinis
luna delle īfernali furie quella che spavēto ilcavallo| ⁊
disegnala forte spavētevole advedere 15 accio chepiu renda
scusata lanimosita delcavallo· ⁊dice lei essere stata in
fernale furia ꝑlo doloroso effecto che segui dello adom
brare delcavallo chefu lamorte darcita ⁊come detto e
disopra dice costei mādata davenere similemēte ꝑcio che
ꝑlo adombramēto delcavallo segui poi quello diche pa
lemone aveva pregata 20 venere cioe che emilia fosse
sua· come ella fu·

ne ilperche etc.ꝑcio chenō la
vedeano