chifosse leandro fu
mostrato sudisopra
nelprimo libro

phebealaluna echiamata
phebea ꝑcio che so
rella diphebo·

Iovado tracto etc. Qui sono davedere due cose· primieramē ar
te chi fosse typheo· a presso chi fosse pluto ⁊come rapisse laluna
allaquale palemone parla· Et primieram̄te e dasapere secon
do cheipoeti scrivono che tyfeo fu un gigāte ilquale volendo
contrastare 5agiove idio delcielo comeglialtri giganti gio
ve ilfece prendere ⁊distendere īterra ⁊ posegli sopra ilcapo
un monte chee īcicilia ilquale volgarm̄te echiamato mō
gibello· ⁊ īsu lūbraccio glipose unaltro mōte dicicilia chia
mato peloro| ⁊ īsu laltro unaltro m̄te chiamato pacchino|
⁊ īsu legambe glipose aun m̄te chiamato 10appennino· ⁊
dicono che q⁊ue;sto typheo alcuna volta oꝑando tutta sua for
ça siscuote ⁊ingengnasi dilevare nelquale scuotersi li mō
ti chegli sono posti adosso ⁊ laterra circustante triema ⁊
questo tremare e quello chenoi chiamiamo tremuoto·
Pluto secōdo ipoeti e iddio delnīferno ilquale sentēdo una
volta forte tremare 15laterra ⁊ īalcuna parte veggendola
si aprire chealcuna luce apparve ī inferno· ⁊sappiendo che
questo adveniva ꝑlo muovere dityfeo detto disopra dubi
tando diquelle apriture venne su nelm̄do· ⁊andando
procurando come lisola dicicilia fosse
fondata ⁊forte· glivenne veduta in
prato una bellissima giovane chiamata 20proʆpina figli
uo digiove ⁊dicerere laquale sōmamēte piacendogli
subitam̄te larapi ⁊portossenela ī inferno| ⁊ fecela sua
moglie· cerere trovatasi meno lafigliuola piāse molto
⁊ricecolla molto| ⁊ ultimam̄te saputo chepluto lave
va rapita sidolfe ad giove diquesta rapina ꝑche giove
volle che pluto larēdesse 25pluto disse poi essere nō poteva
altro egli era accōcio direnderla dove ella nō avesse mā
giato ī inferno alcuna cosa| ꝑcio chese māgiato avesse rē
dere nōsipotea cercossi ⁊trovossi che ella avea māgiata
una mela granata onde vedendo giove chediragione
nōsipoteva riavere ꝑ cōsolare cerere fece di fatto 30che
ella stesse meço lanno īinferno colmarito| elmeço sive
nisse astare concerere sua madre· ⁊cosi fa· ⁊accioche
io nō sponga ogni ꝑte dellafavola chesaria troppo lūgo
e dasapere che questa proʆpina e laluna laquale sta
meço lanno ī inferno cioe sotto terra īꝑte chenoi nōla
possiamo vedere ⁊meço lanno sta sopra 35terra cioe ī pate
chenoi lapossiamo vedere· ꝑcio chechi cōsidera bene ⁊
misurera dirictam̄te itempi della luna aꝑtamente ve
dra noi nō poterla ītutto illunare vedere senō forse la
meta deltempo cheillunare dura questo adūque qꝫllo
amore ilquale palamone tocca chefu daplutone porta
to allaluna.