ilprimo venne ƺƈ· venēdo adrasto redargo
cō altri re īservigio dipollinice suo genero ad
assediare thebe ꝑvennero nelregno diligurgo
īuna ꝑte chiamata nemea quivi essendo il
caldo grande ⁊nō trovādo acqua ꝑ advētura
coloro checercando 5andavano trovarono ī u
no giardino· Ysifile laquale aveva īguardia
un piccolino fanciullo diligurgo chiamato o
phelte· ⁊essendo dacostoro domādata dove ac
qua potessero trovare· ella rispose loro di mo
strarla· ⁊ posto ilfanciullo trallerbe ⁊ fiori ī
un prato simise loro innaçi ⁊menogli ivi
p̄sso aduno fiume chiamato 10langia ⁊ poi
che tutto lexercito ebbe bevuto significo alre
adrasto ⁊ acompagni chifosse ⁊q̄llo che adve
nuto lera ꝑadietro qƺndi ricordatasi delfanci
ullo chetra lerbe avea lasciato/ corse allui ⁊
trovollo morto/ ꝑcio che ilfanciullo sera ador
m̄tato ⁊ passando fralerbe ungrādissimo ʆ
pente menādo lacoda īqua inla 15sença ve
dere ilfanciullo gliavea tale dato insu la
testa chelaveva ucciso· della morte diqƺsto
fanciullo portava ancora bruno ligurgo
⁊ ancora nepiangnea

diseme diformiche ƺƈ· Essendo eaco pa
dre dipelleo dicui qui sifa mētione re de
gina advenne cheuna pistolentia din
fẻmita ⁊dimortalita nacque sigrande
īegina chequasi niuna ꝑsona virima
se· laqualcosa eaco cōgrandolore sostenē
do/ gliavenne 5che dormēdo egli gli par
ve vedere una quercia· ilcui pedale ⁊
licui rami glipareva che fossero pieni
diformiche/ ⁊parevagli dire o se tutte
quelle īhuomini siꝯvertissono ilmio
regno sarebbe ristorato· ilquale disidẻio
dagliddii exaudito/ vēne adeffecto· ꝑcio
che tutte q̄elle formiche siꝯvertirono in
huomini liquali 10habitarono ⁊ riempie
rono egina· ⁊chiamaronsi mirmidoni
ꝑcio cheingreco la formica sichiama
mirmidon· ⁊questo vuoldire chessiri
feo diseme diformiche· ƺƈ·