⁊ cerere dea dellebiade ꝑ liquali due ītende lagu
losita laquale sōmamente seguono i voluptuosi·
Dice ancora che ella teneva lascivia ꝑmano īche
ītende didimostrare loꝑe devoluptuosi nō solamē
te īluxuria ꝯsistere ma ancora īlascivia| laquale
lascivia ītende essere ilbasciare iltoccare ⁊ ilcian
ciare elmotteggiare ⁊laltre scioccheçe che ītorno
accio sifanno· Illuogo essere odorifero edineces
sita aꝑseverāti cosi fatte cose cōcio sia cosa che essē
do lacto dise fetido| se lodorato cō odori nō siri
cōfortasse dileggiere simpedirebbe lostomaco el
cerebro ⁊ꝑ ꝯseguēte tutta laltra oꝑatione· Per
lo pomo ilquale dice venere avere īmano vuo
le dimostrare lastolta electione diquegli checo
si fatta vita adogni altra prepongono· Et e la
storia diquel pomo cotale· Avendo pelleo figliuo
lo deaco tolta ꝑmoglie thetis dea delmare| īvi
to allenoçe· giunone ⁊pallade ⁊venere· laqua
le cosa ladea della discordia ebbe forte ꝑmale ī
quanto ella come quelle altre nō vera stata chi
amata ⁊ꝑcio ꝑvendicare langiuria chedicio le
pareva ricevere· essendo letre dee attavola
discordia occultamēte gitto tralloro un pomo
doro nelquale era scripto· questo sia della piu
degna divoi tre· ledee ilp̃sero ⁊veduta lascrip
ta ciascuna ilvoleva· dicendo se esʆe piu degna
chelaltre venute adūqƺ aquistione| vollero ri
mettere ilgiudicio ingiove| giove nol volle p̃n
dere ma disse loro che elle andassero ad paris
nella selva yda ilquale era optimo giudice
andarono adumque le tre dee adparis et disser
gli laloro quistione ⁊leloro ragioni ⁊oltre ac
cio giunone sicome dea delle riccheçe ⁊deregni
gli promise se egli desse ilpomo allei di farlo
ilpiu ricco ⁊il maggiore signore delmōdo· pal
las dea della sapiença glinpromise se allei il
desse difargli avere intera conoscença ditutte
lecose· venere dea damore glipromise se allei
il desse difargli avere lamore della piu bella
donna delmōdo· laonde paris ildiede allei· ⁊
ella glifece avere lamore delena laquale e
gli rapi admenelao· ꝑlaquale riavere tutti
igreci vennero ad assediare troya traquali vē
ne accille figliulo dipelleo ⁊dithetis ⁊fuvi uc
ciso ⁊cosi fu vendicata langiuria laquale si
reputava avere ricevuta dapelleo ladea di
scordia ꝑcio che come laltre dee nō era stata ī
vitata alle noçe· Questo adumque eilpomo
ilquale lautore dice chevenere teneva īmano
⁊questo basti avere detto· delluogo ⁊deltēpio
divenere ⁊dellaltre cose circustandti adesso

·§· co' corni pieni· ƺƈ· Hercule cōbatteo cōuno fiu
me chiamato acheloo| ilquale mutādosi īdiver
se forme ꝑladivina potentia che īlui era ⁊ī
tutte essendo da hercule soꝑchiato allaꝑfine
simuto ī uno toro· colquale hercule combat
tendo gli strappo luno decorni della fronte· et
donollo alle nymphe della cōtrada lequali lō
pievano di fiori ⁊dincensi ⁊ daltre cose da fa
re sacrificii quāte volte sacrificare voleano
dallequali torno īusança appo gliātichi di
portãne corni lofferte·