Ma, sanza lungho indugio risentita,
si levò in piè
le quai donate già l'aveva Arcita,
i altri ornamenti gli accolse,
e 'n su la pira, subito
le gittò presta, sì chome altri volse,
dicendo: — Te': noe omai
che io m'adorni, poi lasciata m'ài.—
Ma sança lungho indugio risentita·
si levo ịnpie ⁊ lanella sitolse
lequaị donate gia laveva arcita
⁊cō suoị altrị ornamenti gliaccolse
en su la pyra subitọ ⁊ smarrita
legitto presta si chomẹ altri volse
Dicendo te nō si cōvenẹ omai
cheiọ madorni poị lasciata mai
Masanza lungho indugio risentita
silevo inpie elanella sitolse
liquai donate gia lavearcita
echonsuoi altri ornamenti gliacholse
ensulla pirra subita exmarrita
ligitto presta sichomaltri volse
Dicendo te nonsichonviene omai
cheio madorni poi lasciata mai