Et dicoti che già sua prigionia
m'è grave più che quella di Theseo;
già più d'affanno nella me
sento, ch'io no
donar potesse;
ad quella finestrecta far ci feo,
quando colei cantava ta
che già per lei di morte il cor si smagha.
Et dicoti chegia sua prigionia
me grave piu che quella di theseo
gia piu daffanno nella mēte mia
sento chio nō credea chequesto iddeo
donar potesse ⁊gran nostra follia
ad quella finestrecta far ci feo·
Quando colei cantava tāto vagha
chegia perlei dimorte ilcor si smagha
E dichoti chegia suo prigonia
megrave piu chequella diteseo
gia piu daffanno nella mente mia
sento chinon credea chequesto iddeo
donar potesse, egran nostra follia
adquella finestrella farcifeo
Quando cholei chantava tanto vagha
chegia ꝑlei dimorte ilchor sismagha