Omè, Amor, con che agurio omai

nella chamera di qual di costoro

entrerò io, se non d'ecterni guai?

L'anime dolorose di coloro

ch'à torto per me muoion, non fien mai

sanza disio di mio dolore et ploro,

et sempre attente mi spaventeranno

et faran festa di ciascun mio danno.

Ome amor cōche agurio omai

nella chamera di qualūnque di costoro

entrero iọ senō decterni guai

lanime dolorose di coloro

cha torto perme muoion nō fien mai

sança disio dimio dolore ⁊ploro·

Et sempre actente mispaventerāno

⁊ faran festa diciascun mio danno·

Ome amor chonche aghurio omai

nellachamera diqualunque dichostoro

enterroio senon deterni ghuai

lanime dolorose dichostoro

chatorto ꝑme muoiono nonfien mai

sanza disio dimio dolor o ꝓoro

Et senpre attente mispaventeranno

efaran festa diciaschun mio danno