Palemon tristo d'una et d'altra chosa,

del mal d'Arcita forte li dolea,

ma più assai sua fortuna anghosciosa,

che perditor quivi facto l'avea;

né sa se isperanza graziosa

si prenda quindi, o se l'aspecta rea;

et pur conosce Arcita per parente,

né può fuggir che non né sia dolente.

Palemon tristo duna ⁊daltra chosa

del mal darcita forte lidolea

ma piu assaị sua fortunạ anghosciosa

cheperditor quivi facto lavea·

ne sa se isperança graçiosa

si prenda quindi o selaspecta rea

Et pur conosce arcita per parente

ne puo fuggir chenō ne sia dolente

Palemon tristo duna e daltra chosa

delmal darcita forte sidolea

mapiu assai suo fortuna anghosciosa

cheꝑditor quivi fatto lavea

nesa seisperanza graziosa

siprenda quindi ho sellaspetta rea

Et pur chonoscie arcita ꝑparēte

nepuo· fuggir chennonnesia dolente