3, 15 Autograph Book 3, Stanza 16 Naples 3, 17  
Edited Text Autograph Naples

— Che?— li rispose allora Palemone.

Arcita disse: — Io veggho in lor colui

che già per Danne il padre di Phetone

ferì se io non erro, et in man dui

istral dorati tene, et già l'un pone

sovra la corda, et non rimira altrui

che me; non so se forse li dispiace

ch'io miri questa che tanto mi piace.—

Che lirispose allora palemone

arcita disse io veggho īlor colui.

chegia ꝑ danne ilpadre diphetone

feri seio nō erro, ⁊ īman dui

istral dorati tene ⁊gia lun pone

sovra lacorda ⁊nō rimira altrui

cheme, nō so seforse lidispiace

chio miri questa chetanto mipiace,

Chellirispose allora palamone

arcita disse iveggio illor· cholui

chegia ꝑ darne ilpadre difetone

feri· sio non erro ein man dui

istral dorati tiene egia lunpone

sopra lachorda enon rimira altrui

Chem~e nonso seforse lidispiace

chimiri· questa chetanto mipiace

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