Et chi bene advisava Palemone,
decto averia che el secho dicesse:
“Ben vive anchora l'ira di Giunone
ver me,
operar noo di prigione
o di mortal periglio fuori stesse;
poi che le piace sì di perseguirmi”.
Et chi benẹ advisava palemone
dectọ averia che el secho dicesse
ben vive anchora lira digiunone
verme ⁊certo segiove volesse
operar nō poria chiọ diprigione
o dimortal periglio fuori stesse·
Et io vivoglio stare ⁊ advilirmi
poi chele piace si diperseguirmi·
Et chibene advisava palemone
detto averia cheelsecho dicesse
benvive anchora lira digiunone
verme ecerto segiove volesse
oprar nonporria chio diprigione
o dimortale periglio fuore stesse
Eio vivoglio stare et avilirmi
poi chelepiace si diperseghuirmi